Il mare di Dirac (ディラックの海, Dirakku no yumi) è uno spazio numero immaginario che conduce a una dimensione parallela presente all'interno di Leliel[1][2]. Nel sedicesimo episodio della serie questo enorme spazio vuoto assorbe Shinji e l'Unità 01 al proprio interno. Il mare di Dirac è, nella realtà storica, un concetto formulato dal fisico teorico britannico Paul Dirac, in cui il vuoto fisico è visto come un mare infinito di particelle di energia negativa. Il concetto è usato e menzionato in numerosi racconti di fantascienza, come nel caso del romanzo Dieci miliardi di giorni e cento miliardi di notti (億の昼と千億の夜, Oku no hiru to sen oku no yoru) dello scrittore giapponese Ryū Mitsuse. L'espressione "mare di Dirac" può indicare un luogo di non ritorno[3].
Le ricerche svolte nel ventesimo secolo da Dirac portarono alla formulazione del concetto di antimateria, secondo il quale l'antimateria è costituita da antiparticelle, uguali in tutto e per tutto alle particelle che costituiscono la materia, a esclusione della carica elettrica, che rispetto a esse è opposta. All'elettrone, ad esempio, corrisponde un'antiparticella da esso differente per carica, ovvero il positrone, o antielettrone. Il mare di Dirac è, in questo contesto, un modello di rappresentazione teorica del vuoto, inteso come un'enorme quantità di antiparticelle. Il processo di interazione e collisione di antiparticelle e particelle porta all'annichilazione, che, in linea teorica, origina il vuoto. Il vuoto, secondo questa visione semplificata delle scoperte di Dirac, sarebbe formato da particelle e antiparticelle che si annichilano in tempi estremamente ridotti. Poiché Shinji è costituito di materia e l'angelo Leliel è formato da antimateria, essi, interagendo, originano il nulla, un enorme spazio vuoto formato da antimateria[4].